Molise


Il Molise è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 311 004 abitanti, con capoluogo Campobasso. Confina con l'Abruzzo a nord, il Lazio ad ovest, la Campania a sud ovest, la Puglia a sud est ed è bagnata dal Mar Adriatico ad est. Fino al 1963, formava insieme all'Abruzzo la regione Abruzzi e Molise. Oltre a Campobasso, i centri di maggiore importanza sono Termoli (CB), Isernia e Venafro (IS).
In Molise la gastronomia si è plasmata per le vie della transumananza, lungo i tratturi; ci troviamo al cospetto di una tipica cucina dell'interno, dell'Italia centrale, con elementi fusion di provenienza napoletana, abruzzese e pugliese.
La Regione si distingue per alcune caratteristiche particolari:
è la regione amministrativa più giovane del Paese, essendo stata istituita come ente solo nel 1963 per distaccamento da un'altra:[5] anche se come unità territoriale fu creata nel 1221 con il nome di Contado di Molise da Federico II. Fu scissa dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenne la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso, e dal 1970 anche con la provincia di Isernia. In realtà la precedente regione Abruzzi e Molise, intesa come istituzione burocratico-amministrativa, come tutte le regioni a statuto ordinario, non era mai stata attivata e dunque le due regioni hanno cominciato a funzionare autonomamente dal 1970;
è la regione italiana con il minor numero di frazioni, ma non di comuni;
nel territorio della regione, ed in particolare in quello del comune di Termoli (CB), passa il meridiano di riferimento per il fuso orario CET, che stabilisce l'orario d'Italia e buona parte dell'Europa, denominato infatti Termoli-Etna.
nel territorio a confine tra Molise e Abruzzo vi è il Viadotto Sente, che con i suoi 185 m d'altezza è il secondo più alto d'Italia, dopo il Viadotto Italia in Calabria.

La tradizione contadina e pastorale si esprime attraverso un lungo catalogo di prelibati insaccati e formaggi. Celeberrima è la ventricina di Montenero di Bisaccia, delizioso salume a base di coscia, polpa e lardo di maiale. La pampanella si prepara con la parte meno grassa del maiale e la cotenna, cotte al forno e ricoperte di peperoncino: rinomata è la pamapanella di San Martino. Il sagiciotto è a base di un impasto aromatizzato di lombo e coscia. Molto tipiche e particolari le salsicce di fegato e di polmoni: da provare le frascateglie a Sessano e la salsiccia di fegato di Rionero Sannitico. Pregiato e delizioso è il prosciutto affumicato di Spinete, Ferrazzano, Rionero Sannitico, Ururi e Castel del Giudice. Le mulette di Macchiagodena sono una sorta di capocollo al peperoncino; da provare la soppressata, in particolare quella di Capracotta e Agnone. La signora è un salume a base di spalla, filetto e pancetta. Strepitosi sono i sanguinati, tipici della zona di Campochiaro, a base di sangue di maiale, aglio, peperoncino, uva passa e buccia d'arancia.
Bojano e Capracotta sono rinomate per fior di latte, pecorini ed altri latticini di grande fragranza. Santa Croce di Magliano è famosa per la sua fresca treccia vaccina a pasta filata. Sul Matese è assolutamente imperdibile la bufagella, formaggio fresco bufalino. Nell'entroterra vastese è un must la caciotta frentana. Particolare e raro è il cacio punto, formaggio acidificato dalla presenza di larve che favoriscono una fermentazione paragonabile a quella della muffa nobile; delizioso è il caciocavallo di Agnone, vaccino, ed il pecorino di Guglionesi. Molto amata è la giuncata, formaggio fresco diffuso in tutto l'Appennino meridionale, che si differenzia da altri prodotti analoghi per la particolarità della produzione.
Le paste sono delle belle varianti di pasta grossa e spessa, ideale per i sughi corposi, che variano dalle dimensioni dei fusilli a delle vere e proprie lasagne; la scelta è fra cavatelli, sagne e laganelle. Vasta è la scelta di sughi: ragù rossi a base di castrato o salsiccia o di funghi o di fegato; salsa bianca di rape (cuzze e foje) o pancetta e uova (cuzze ncatenate) o prosciutto con cipolla e prezzemolo (tagliolini di Campobasso). I fusilli alla molisana sono l'epitome di questa grammatica culinaria, a base di ragù di salsiccia, castrato e vitello, lardo e pecorino. Deliziosi i scevelente (maccheroncini lardellati) e le scrippelle, sorta di crepe lardellate al pecorino e in brodo.
La fascadielle è una sorta di polenta con ragù di formaggio e ventresca. I crioli con le noci sono degli spaghettoni cucinati con sugo di stoccafisso e noci.
Molto gettonati i secondi a base di maiale. Le petaccelle e pallotte si preparano con salsiccia, piselli, pane e pecorino; le larduocchie sono delle leccornie a base di guanciale e peperoni sott'aceto; sono molto apprezzate, difatti, le preparazioni sott'aceto in Molise: assolutamente uniche le pere sott'aceto, condite all'insalata.
Tornando ai secondi, nella gastronomia molisana l'agnello, la capra e la pecora ricoprono un ruolo prestigioso; affianco alle varie braciate ed arrosti, queste carni sono da provare con le tanne vitacchie, ovvero cucinate col luppolo selvatico, oppure alla molisana, con ragù di vino rosso, alloro e salvia, o alla baracca, coi peperoni gialli dolci. Molto apprezzato è l'agnello cacio e uova, diffuso lungo tutto l'Appennino meridionale.
I pastori transumanti ne recavano sempre con sé per sfamarsi… è la misischia, deliziosa carne di pecora essiccata. Gli abbuot sono involtini di agnello da latte; i magliatelli sono fatti con le budellina d'agnello.
Le checcette si cucinano con le testine d'agnello e la mollica di pane aromatizzata.
Delizioso è il baccalà ch'i virze, a base di verze in umido con ulive e peperoni, o cucinato col vino bianco, mbriaco; il baccalà mollicato prevede l'utilizzo di pane raffermo, uva passa e noci.
Sulla costa adriatica è facile imbattersi in ottime preparazioni di mare mediterranee. Gustosi sono i brodetti di Vasto e Termoli, composti da una precisa scelta di pesci; queste due città adriatiche sono rinomate per una scapece di pesce a base di razza marinata in aceto e zafferano.
Da provare i cardi arracanati (infornati), preparati anche con le briciole (cardune c'u pane ascate) e l'affunatiello, sorta di minestra a base di peperoni e uova.
Prelibata è la pasticceria: i calzoni sono imbottiti di cacao, ceci, mosto cotto, canditi e cannella. Le ostie di Agnone sono delle sottili sfoglie farcite con cioccolato, noci, mandorle e miele. La 'mbbotta pezziente è un biscotto aromatizzato al limone. I caciatielli sono dei dolci imbottiti di formaggio o finanche salsiccia! L'agrodolce di Riccia è un altro simpatico biscotto con frutta secca e cannella. Da provare anche cacaruozzi e caggiunitti.
Celebre è la mostarda d'uva molisana.Per trincare vi segnaliamo l'eccellenza enologica molisana: il rosso DOC Biferno, prodotto da uve Aglianico, Montepulciano e Trebbiano. Denominazione DOC piuttosto giovane, ma che ha dato alla regione, pur nell'esiguità della propria produzione vitivinicola, discrete soddisfazioni è l'ottimo Del Molise, da uve Aglianico (rosso) e Falanghina (bianco).
Il Molise è una piccola regione poco conosciuta dal punto di vista turistico e quindi anche da quello gastronomico, anche se produce alcune perle molto interessanti.
Tra i salumi la ventricina è quello di maggior pregio e il più famoso, fatto con pezzi interi di carne di maiale conditi con peperoncino, sale e altri aromi, insaccato nel budello naturale e stagionato per mesi. Abbiamo poi salsicce, soppressate (salami schiacciati con un peso durante la stagionatura che assumono una forma piatta) e il sasicciotto, identico alla soppressata, ma non schiacciato. Non mancano il capocollo e i prosciutti.
La produzione casearia è quella tipica della zona sud-orientale italiana e comprende quindi formaggi di mucca a pasta filata (caciocavalli, burrini, manteche, scamorze), e formaggi di pecora freschi e stagionati.
L'olivo è coltivato in tutta la regione e la produzione di olio extravergine è di ottima qualità.
Ricordiamo infine gli ortaggi e la frutta, di ottima qualità, che vengono esportati in tutta Italia.
Vengono definiti "prodotti agroalimentari tradizionali" quei prodotti tipicii cui metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticati in un certo territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, per un periodo comunque non inferiore a 25 anni (art. 8 del decreto legislativo n. 173 del 30 aprile 1998 e al successivo decreto n. 350 dell’8 settembre 1999).
La Regione Molise ha individuato circa 300 prodotti rappresentativi di tutte le realtà territoriali del Molise.
Ogni regione italiana vanta centinaia di prodotti tipici che si fregiano del riconoscimento di prodotti agroalimentari tradizionali, tuttavia la maggior parte di questi prodotti tipici rimangono al di fuori dei canali commerciali e rappresentano quindi poco più di una curiosità per il turista del gusto, che difficilmente li potrà reperire nei normali canali di vendita.

Prodotti tipici

Ricette tipiche