Friuli Venezia Giulia

l Friùli ( Friul in veneto e ladino) è una regione storico-geografica posizionata nell'Italia nord-orientale, che comprende gran parte della pianura veneto-friulana ad est del fiume Livenza, e parte delle Alpi Carniche e delle Alpi Giulie. Il toponimo deriva dal nome latino Forum Iulii, ovvero Cividale del Friuli, ove ebbe centro il Ducato del Friuli, istituito dai Longobardi nel 569, dopo la guerra gotica, mentre Trieste (e gran parte dell'attuale Venezia Giulia) passò sotto il controllo dell'Impero bizantino. Erroneamente si confonde il Friuli con il più esteso Patriarcato di Aquileia, di cui se è vero che ne fece parte, rappresentò al massimo un terzo della superficie totale.

Successivamente alla campagna in Italia di Carlo Magno contro i Longobardi,
 a partire dal 781, la Marca del Friuli fece parte del Regnum Italiae fino al 1014.
Istituita nel 1077 dall'imperatore Enrico IV, la Patria del Friuli, guidata dal
Patriarca di Aquileia, ebbe sede nominalmente ad Aquileia, ma il patriarca
risiedette prima a Cividale e poi a Udine (che fu anche sede del Parlamento
del Friuli), fino all'annessione alla Repubblica di Venezia nel 1420.
Gorizia fu Contea autonoma dagli inizi del XII secolo al 1500, quando
venne quindi assorbita dagli Asburgo. Dal Congresso di Vienna del 1815,
la Provincia del Friuli entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, e
successivamente venne annessa al Regno d'Italia nel 1866 (dopo la terza
guerra d'indipendenza), mentre Gorizia fu capitale della Contea
Principesca di Gorizia e Gradisca e parte dell'Impero Austriaco fino al 1919.
A partire dal secondo dopoguerra, la regione autonoma Friuli-Venezia
Giulia comprende buona parte della regione storico-geografica del Friuli.
Situato sull'estrema fascia orientale del nostro Paese, i l Friuli-Venezia
Giulia presenta una notevole ricchezza gastronomica, che risente anche
dell'influenza austrìaca e slovena nelle provincie d i confine. Il
primo posto tra i prodotti tipici spetta senza dubbio ai prosciutti, di
San Daniele, di Sauris, e del Carso, ma è notevole anche la tradizione
dei salami e d i altri insaccati tra i quali è da ricordare i l miiset.
preparato con parti della testa dell'animale. Il Friuli vanta u n notevole
patrimonio zootecnico (famosi i vitelli di razza Pezzata Rossa friulana),
che si riflette sulla gastronomia attraverso i l consumo di carne
e la produzione di latte ed i formaggi. L'agricoltura si fonda in buona
parte sulla coltivazione del mais, cui seguono a distanza la produzione
di rape bianche (ingrediente base della tradizionale brovada), dei
fagioli, degli asparagi e della frutta (mele, pere, pesche, ciliegie, kiwi).
La polenta viene consumata in mille modi, sia come pietanza, con
formaggi e altri ingredienti, sia come .sostituto del pane.
I prodotti della pesca vedono la prevalenza di pesce azzurro e dei
frutti di mare. Da ricordare è la preparazione tipica del pesce in saor,
fritto e conservato in carpione. Tra i dolci , il più tradizionale è la
guhana, costituita da un rotolo di pasta ripieno di frutta, uva, pinoli,
canditi, pezzetti di cioccolata, che viene servita irrorandola con grappa.
La cucina della zona di Trieste si differenzia per le influenze più
evidenti dei paesi confinanti; ne sono u n segno evidente la diffusione
del gulasch (piatto ungherese) e dei cevapcici (piatto sloveno).

Prodotti tipici

Ricette tipiche