Percorsi Turistici Formia

La Torre di Mola

Formia si pone all’interno di quel raccolto bacino marittimo che oggi va sotto il nome di golfo di Gaeta e che fino a qualche secolo fa era registrato da tutte le carte come Sinus formianus. Un golfo protetto, vivo nei racconti mitologici e negli eventi storici, punto d’incontro fra civiltà fenicie, aurunche, volsche, romane. Da un punto di vista storico, la presenza di insediamenti umani in questo territorio è testimoniata già in epoca preistorica: sono stati identificati, intatti, ben ventiquattro siti che presentano resti di mura megalitiche, con grande probabilità deputate alla difesa.

Particolarmente significative sono le due torri: " la torre ottagonale, di 25 metri, con due piani voltati, terminante con un’elegante merlatura sorge su una struttura forse pre-romana con stratificazioni fino al rinascimento quando divenne parte della riorganizzazione del castello (1377), voluto da Onorato I Caetani conte di Fondi, che comprendeva altre undici torri; " la Torre di Mola, eretta sui resti di strutture romane, è ciò che resta del fortilizio costruito in riva al mare da Carlo II d’Angiò. Essa comprendeva anche una struttura di residenza e di difesa a terra, con guarnigione.

La torre cilindrica, che misura 27 metri in altezza e ha un diametro di 12, è stata parzialmente restaurata alla fine degli anni ottanta. Vi si accede attraverso un piccolo portale marmoreo, disegnato probabilmente da Antonio da Sangallo il Giovane, qui trasferito alla metà dell’ottocento dalla vicina città di Gaeta, dove fu smontato dall’antico Palazzo Guastaferri.
Torre di Mola
Risalente al 1300 fu voluta da re Carlo II D’Angiò. È un possente torrione un tempo racchiuso da mura di cinta di circa 200 metri a strapiombo sul mare con camminamento di ronda

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